ROMA. Dal nostro inviato
Sanatoria sui tirocinanti, e impegno a valutare la cancellazione del limite dei tre tentativi per accedere alla professione, sono i due annunci che il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, ha fatto in occasione della prima giornata del 48° congresso dei notai che si conclude oggi a Roma.
Nel dettaglio, il ministero ha deciso che per l'articolo 6 del Dpr 137/12 sul tirocinio in concomitanza con l'ultimo anno del corso di laurea, utile alla partecipazione al concorso notarile, chi abbia già iniziato il tirocinio, o sia iscritto a giurisprudenza alla data del 24 gennaio 2012, potrà svolgere la pratica semestrale durante l'ultimo anno di studi universitari anche in assenza dell'apposita convenzione, prevista dal 2012. In questo modo il ministero ha sanato la posizione di circa 700 praticanti.
Sulla questione invece delle prove di accesso alla professione, il ministro ha detto: «Posso comprendere le ragioni di talune proposte intese alla eliminazione del limite delle tre dichiarazioni di inidoneità al concorso per l'accesso alla professione. Il Ministero non mancherà di valutarle con attenzione, ferme restando le ragioni alla base del mantenimento delle caratteristiche di rigore e selettività del concorso».
Dall'intervento del presidente del Consiglio del notariato, Maurizio D'Errico, sono invece quattro i passaggi salienti estrapolati. A partire dall'intenzione dei notai di formulare un modello di contratto fiduciario, una tipologia legata al tema della separazione patrimoniale, dal trust alla destinazione dei beni.
Il presidente si è poi rallegrato per un recente emendamento alla legge di stabilità che prevede il deposito, presso un conto dedicato, delle somme affidate a qualsiasi titolo ai notai, in particolare nelle compravendite immobiliari e fino alla trascrizione dell'atto, tenendo conto che può passare fino a un mese. Il testo – che coinvolge anche altri pubblici ufficiali – riguarda gli atti soggetti a pubblicità immobiliare e alle cessioni di azienda «consentendo per questa via – sottolinea D'Errico – maggiori margini di certezza per i cittadini e una disponibilità finanziaria a vantaggio dello Stato».
Il presidente dei notai ha poi voluto sottolineare il miglioramento dell'Italia nella posizione della classifica "doing business - registering property " della Banca mondiale: l'Italia è passata dal 54° al 34° posto (davanti a Germania, Regno Unito e Francia) in virtù della completa informatizzazione dei sistemi di trasmissione implementati dal Notariato. Infine – oltre ad avere toccato le questioni dell'anti-riciclaggio, dei contratti di convivenza, delle aste telematiche e delle proposte di rilancio del mercato immobiliare –, D'Errico ha parlato delle criticità in atto con l'Antitrust: «È pur vero – ha detto – che la qualifica di pubblici ufficiali non ci esime dal rispetto delle regole della concorrenza e dall'assoggettamento ai relativi controlli, ma è altresì vero che il rispetto di tali regole e controlli non può svuotare di contenuto alcune caratteristiche proprie dei servizi notarili». Ieri il Notariato ha anche presentato alcune proposte (si veda a lato) per il rilancio del settore immobiliare.
Il presidente della Cassa nazionale del Notariato, Mario Mistretta, ha poi fotografato l'andamento dell'attività notarile, che nel 2012 ha visto un calo del 18% rispetto al dato del 2011 e che, nei primi nove mesi del 2013, è scesa ancora del 9% rispetto al medesimo periodo del 2012. La domanda dei servizi notarili dal 2006 si è contratta più del 50%, la remunerazione anche di più. Si registra poi un aumento esponenzialmente dei notai che anticipano l'andata in pensione (il 40% in più nel 2012 rispetto al 2011), oltre al numero crescente, circa 1/4 del totale, che sarebbero nelle condizioni di usufruire degli interventi assistenziali dell'Ente di previdenza (assegno di integrazione). «Lo scenario che si apre – dice Mistretta – in una cassa dove il rapporto fra iscritti attivi e soggetti aventi diritto è ormai all'1,8 notai in esercizio per ogni avente diritto alla pensione, è uno scenario complesso per il mantenimento dell'equilibrio gestionale».
In platea, tra 1.500 notai circa presenti nello Sheraton Roma, sedevano anche Daniele Pizzo di Marsala e Micaela Pratesi di Treviso, testimoni del momento complesso visutto dai professionisti. Il primo racconta come la propria attività sia tenuta a galla dalle donazioni – di genitori spesso in possesso di 2-3 case – e dalle divisioni di immobili e dagli acquisti degli stranieri, da ultimo un abitante della Repubblica ceco appassionato di kite surf. Micaela si è invece appena iscritta al ruolo. Sta pensando all'inaugurazione dello studio – aperto con un finanziamento – e si affiderà al passaparola di costruttori e architetti per avere i primi clienti.
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